IYENGAR YOGA Sadhama 2024

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IYENGAR YOGA Sadhama 2024

La lezione di oggi è la più importante. L’argomento è stato l’azione delle gambe e dei piedi per proteggere la vagina, l’utero, le tube di Falloppio e le ovaie. L’addome deve imparare a rimanere morbido. Lois Steinberg, classe di Geetaji, 6 gennaio 1997

Se ricordare significa potersi evolvere nel futuro, mantenere vivo il ricordo di attività innovative e dei loro sviluppi corrisponde ad una responsabilità specifica, che risulta ancora più urgente se pensiamo a quei te- sti che toccano la sfera dell’autodetermina- zione della donna nei suoi aspetti lavorativi, sociali, sessuali e corporei.

Il fatto che i diritti delle donne non vengano ad oggi riconosciuti dipende indiscutibil- mente dal fatto che il modello maschile è ancora presentato come paradigma univer- sale dell’intera specie umana e dalla con- seguente ignoranza delle necessità femmi- nili. Solo l’individuazione di una differenza potrà garantire il perdurare, nella società, di diritti in grado di proteggere le prerogative femminili.

Osservando la società nella quale viviamo, è doveroso per noi praticanti di IYENGAR® Yoga, riconoscere che il contributo di Ge- eta lyengar è stato non solo innovativo, ma anche profondamente rivoluzionario. Geeta è stata la prima e l’unica ad aver elaborato e insegnato uno “Yoga per la donna” in cui non si limita ad adattare la pratica alle esigenze femminili: infatti, nell’accezione stessa del termine “adatta- re” si lascerebbe intendere che la pratica yoga “ufficiale” si configuri secondo sche- mi e tempi fissi, escludendo le caratteri- stiche e ciclicità femminili. Viene invece elaborato, studiato, presentato e sperimen- tato un vero e proprio programma diviso in sezioni classificate “prima di tutto in base alla struttura anatomica dell’individuo (…) in cui ogni sezione allena la sādhakā all’auto- realizzazione” (Yoga per la donna, pag. 81).

È doveroso sottolineare che quello che Ge- eta ha fatto a Pune nel 1983, con la pub- blicazione del suo Yoga per la donna, è un ulteriore ed originale passo avanti lungo il cammino che le filosofe femministe hanno teorizzato in Europa tra il 1918 e il 1968. Sono questi gli anni in cui filosofe come Virginia Woolf e Simone de Beauvoir pro- spettarono un superamento del femmini- smo degli anni 1848-1918, in cui l’obiettivo principale era il riconoscimento della parità di diritti e dignità.

Ancora oggi, in una società che finalmente ha da tempo garantito l’uguaglianza dei diritti, non pare ancora pienamente matu- rata la volontà di voler affrancare la donna dal ruolo di “altro” che le è stato assegna- to. Questo rende ancora attuale l’opera di Simone De Beauvoir, che nel 1949 scri- veva da una prospettiva dichiaratamente esistenzialistica e laica il Secondo Sesso, opera in cui rifiutava le spiegazioni biologi- che e psicoanalitiche della subordinazione della donna, proponendone una sua perso- nale. Secondo Simone De Beauvoir “donna non si nasce, ma si diventa”, cioè le donne non nascono in una condizione di subordi- nazione, ma lo diventano a causa di fattori storici e culturali.

Ancora oggi, purtroppo, appare lontana la prospettiva di una “differenza armonica” tra uomini e donne, così come lontana risulta una “cultura della differenza” in generale.

Intesa in questo senso la pratica dell’IYEN- GAR® Yoga può divenire un vero e proprio strumento di educazione sociale perché in grado di valorizzare la differenza dei corpi e quindi abituare al loro rispetto, attraver- so l’osservazione e lo studio. Superando l’amarezza di Virginia Woolf (“la donna è assente dalla storia”) e l’analisi critica di Si- mone de Beauvoir, Geeta non ci insegna a “diventare donne”, ma ad esserlo al di là di ogni condizionamento sociale e nella piena consapevolezza di una libera corporeità. Geeta non è mai giudicante, mai critica. Si limita a descrivere, in una prospettiva yogica, le caratteristiche degli esseri uma- ni ed in particolare delle donne; e le loro potenzialità.

Ricordare oggi una bibliografia dei testi e delle conferenze di Geeta, con le altre insegnanti di IYENGAR® Yoga da lei for- mate, significa solo scalfire la superficie del suo immenso lavoro. Restano da analizza- re, infatti, le centinaia di lezioni registrate e videoregistrate tenute in tutto il mondo, ma soprattutto le lezioni tenute al RIMYI rivolte specificatamente alle donne, indiane e non. L’analisi attenta e la valorizzazione di questo materiale prezioso è un compito importante che ci aspetta al fine di cercare un antidoto alla violenza, in un periodo sto- rico che non è ancora in grado di rispettare pienamente l’identità femminile e quindi di proteggerla.

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